Fabrizio De Andrè

Fabrizio De Andrè

Un Giudice (ver. 2)
Composição de (Giuseppe Bentivoglio/Fabrizio De André/Nicola Piovani)
Verse 1: 

 Dm              Gm              A7          Dm 
Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, 
                  Gm             C7         F 
ve lo rivelan gli occhi e le battute della gente, 
             Gm          A7          Bb 
e la curiosità di una ragazza irriverente, 
                 Gm              C7            F 
che vi avvicina solo per un suo dubbio impertinente: 
                    Gm             A7              Bb 
vuole scoprir se è vero quanto si dice intorno ai nani, 
                    Gm            C7          F 
che siano i più forniti della virtù meno apparente, 
Gm               Dm          A7   Dm 
fra tutte le virtù la più indecente. 


Verse 2: 

                     Gm            A7               Dm 
Passano gli anni, i mesi, e se li conti anche i minuti, 
                      Gm         C7           F 
è triste ritrovarsi adulti senza essere cresciuti, 
                 Gm              A7            Bb 
la maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo, 
                    Gm           C7         F 
fino a dire che un nano è una carogna di sicuro, 
Gm                   Dm              A7               Dm 
perchè ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del culo. 


Verse 3: 

Fu nelle notti insonni vegliate al lume del rancore 
che preparai gli esami e diventai procuratore, 
per imboccare la strada che dalle panche di una cattedrale 
porta alla sacrestia quindi alla cattedra di un tribunale: 
giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male. 


Verse 4: 

E allora la mia statura non dispensò dal buonumore 
a chi alla sbarra in piedi diceva "Vostro Onore" 
e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio, 
prima di genuflettermi nell'ora dell'addio, 
non conoscendo affatto la statura di Dio.

Enviado por: Davide Dante

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